Vintage photography è una raccolta delle mie passioni legate alle antiche tecniche fotografiche.
Durante la mia carriera di fotografo, studiando la storia della fotografia, mi sono appassionato al lavoro del fotografo nel 1800. Grazie ad internet ho scoperto che nel mondo ci sono tante persone che ancora praticano queste tecniche di stampa o di ripresa.
Ho anche visto che in italia c’è un centro che organizza periodicamente workshop di antiche tecniche fotografiche. Il Gruppo Namias, dove io ho seguito due corsi molto importanti per la mia passione.
La Gomma Bicromatata
ll primo, che è stato quello che ha dato il “La” a tutta la mia ricerca personale è stato quello della stampa “Stampa alla Gomma Bicromatata” . Tecnica molto facile ma che ha tempi molto lunghi per arrivare al risultato finale.
Van Dyke Brown
Metre facevo quel workshop per gentile concessione dell’istruttore ci ha anche spiegato il processo di stampa ai sali di ferro che si chiama “Van Dyke Brown” nome dedicato al pittore fiammingo per la resa dei toni che si avvicina molto allo stile dei suoi quadri.
Platino e Palladio
Mentre continuavo a stampare con le nuove tecniche acquisite, sfogliando una rivista del settore, che ha sempre trattato le antiche tecniche fotografiche “Progresso Fotografico“.
Mi imbatto in quella che per me (ma anche a detta di tanti esperti del settore) è il punto di arrivo della stampa della fotografia in bianco e nero.
La stampa al “Platino e Palladio“. Sempre consultando il Gruppo Namias ho dovuto aspettare un paio d’anni per poter seguire un workshop di stampa al “Platino e Palladio”, e un’altro annetto per poter permettermi di comprare i chimici, visto che si parla di metalli preziosi i prezzi non sono proprio così accessibili.
Polaroid
Di questo tipo di tecnica fotografica mi ha fatto innamorare uno dei miei maestri durante un corso alle superiori, facendomi vedere come si potevano manipolare o trasferire sprigionando la creatività. Dopo le mie prime sperimentazioni. All’albore della mia carriera scopro uno dei fotografi Italiani più importanti del panorama della moda, che ha fatto dell’uso della Polaroid Grande formato il suo stile.
Giovanni Gastel mi ha affascinato e catturato con le sue fotografie in polaroid. Un giorno mentre lavoravo ad un festival di fotografia italiano come direttore tecnico ho avuto anche la fortuna di conoscerlo e di vederlo all’opera.
La Polaroid è fallita e la qualità dei suoi supporti svanita con essa, ma oggi c’è un’altra azienda che ha rilevato una fabbrica in Olanda che con non poca difficolta sta producendo di nuovo supporti istantanei Impossible Project
Collodio Umido – Wet Plate
Girovagando per il web mi imbatto in un fotografo statunitense di nome Ian Ruhter che usa una tecnica di ripresa e stampa a dir poco magica. “Il Collodio Umido” come fotocamera usa un furgone e crea delle fotografie enormi.
Appassinatomi a questo procedimento guardando i suoi video inzio a cercare in rete e tra tutorial video e dispense compro il mio promo kit, il mio promo banco ottico 8×10 e inizio a sperimentare.
Pellicole & Toy Camera
Quando mi sono avvicinato alla fotografia, durante gli studi alle superiori, ancora il digitale non esisteva o meglio era agli albori con dei prezzi proibitivi. A scuola avevamo una camera oscura e nel mio corso di studi si imparava a sviluppare e stampare.
Dopo il mio diploma quando ho iniziato a lavorare il digitale aveva già preso piede, se volevi lavorare dovevi stare al passo con i tempi. Quindi abbandonai totalmente la pellicola per tornare a usarla dopo qualche anno “Il primo amore non si scorda mai”.
Quando ripresi ad usare le pellicole vidi un’amico fotografo che aveva una strana fotocamera… tutta di plastica che sembrava un giocattolo mi affascinò subito!
Le Toy Camera, fotocamere giocattolo che montano film professionali, un paradosso, che ha una resa molto creativa e stimolante.